Adept Play – che recentemente Ron Edwards ha proprio ribrandizzato come “academy”, si piazza a metà (secondo me) tra:
- L’apprezzamento del medium ludico (un obiettivo leggermente più alto di “insegnarti a giocare meglio”, anche se l’effetto poi è quello),
- Il trattamento accademico del gioco di ruolo, cioè “la teoria”, legata strettamente all’osservazione delle proprie esperienze di gioco,
- Il game design, però sempre inquadrato in funzione del giocare come attività artistica, nel senso di un qualcosa che ti scaturisce quando giochi troppo, niente di collegato a vendite o editoria.
Ci sono discussioni di actual play, simili a quelle che si facevano su The Forge, e seminari, che comprendono la parte gratis del sito. Ron ha cominciato a fare anche dei corsi a pagamento che hanno ripreso la sua esperienza con il Salotto di Giano.
La ragione e il significato dei corsi sono un po’ difficili da spiegare, ma praticamente è un modo condensato di assorbire delle informazioni che Ron ha sviluppato nei suoi anni di riflessione, e anche di creare una popolazione di utenti “addestrati” di Adept Play che hanno più strumenti per le discussioni con gli altri. Non sono lezioni ‘frontali’ come puoi aspettartele nel contesto educativo italiano, ma sono veri e propri seminari con esercizi a casa che vengono anche personalizzati per il gruppo di persone che li attendono. Le informazioni non sono nozionistiche e non offrono formule o semplici soluzioni ma sono vari inviti alla riflessione che devono stimolare lo studente a trarre le proprie conclusioni – tutto il contrario dell’atteggiamento da guru messianico con cui Ron viene spesso descritto. L’esperienza di Ron come insegnante universitario si fa sentire ed estrae davvero il massimo da ciascun minuto.
La lista dei corsi che ho frequentato:
- People & Play: Il corso base, che parla delle persone al tavolo e di quello che fanno nella pratica.
- Phenomena: Trattemento fenomenologico del gioco di ruolo, cioè: che cacchio sta succedendo qui? È un po’ People & Play 2.
- Three Fantasies: La storia del fantasy e come si è intrecciata con quella del gioco di ruolo.
- Numeracy: La matematica come linguaggio e le sue finezze applicata al gioco di ruolo. Dalle finezze dei tiri di dado alla teoria del caos. (forse il corso di Ron più “sperimentale”)
- Playing with the Pool: analisi e applicazione del gioco “The Pool” per chiarire elementi essenziali del gioco di ruolo nella pratica, analisi di giochi adiacenti ad esso.
- Situation & Story: una lente sul gioco di ruolo come sviluppo di una situazione in divenire, e di come ciò si applichi al concetto di ‘storia’ o di produzione di fiction.
Ci sono anche Action in your Action, The Ronnies e Free Radical che non sono ancora riuscito a seguire per ragioni di tempo.
Si parla pochissimo di GNS e “intenti creativi”. Cioè, proprio quasi zero. Giusto per farvi capire quanto abbia preso un granchio la comune interpretazione italiana del pensiero di Ron.
Io trovo che Adept Play come ambiente sia molto vicino a quello che facciamo e discutiamo qui. A me questi corsi sono serviti tantissimo e li consiglio.