Solar System / The Shadow of Yesterday

È un gioco bellissimo. Ci giocai, credo, una o due sessioni secoli fa, quando non avevo capito niente. Fa parte di quella prima fase di giochi indie, che lessi e giocai rimanendone ammirato per quanto fossero avanti rispetto ai giochi di stampo tradizionale (allora giocavo quasi solo quelli), ma che mi accorgevo che non riuscivo a giocare bene, a causa delle resilienze che avevo e che mi facevano giocare sempre nello stesso modo a tutti i giochi.

Sul confronto tra Fate e The Shadow of Yesterday, secondo me, siete ingiusti e state prendendo un abbaglio: il primo è progettato per spingere verso partite tendenzialmente right to dream, il secondo per spingere verso partite tendenzialmente story now. Tutta la roba che avete detto sopra può essere riassunta come: stiamo cercando un’esperienza story now che un gioco non progettato per quello non ci può dare. È una cosa scontata.


Le regole sono sotto qualche licenza Creative Commons, mentre l’ambientazione di The World of Near è sotto il copyright di Clinton R. Nixon che, tuttavia, si è ritirato dalla scena (e non sembra neanche facile da contattare). Forse potete riuscire a contattarlo e ottenere di poterla tradurre tutta gratuitamente. So che c’è Moreno Roncucci che conosce bene il sistema e i vari consigli da incorporare per giocarci bene e, nel caso, potete sentirlo per raccogliere le fonti e sistemarlo già in fase di traduzione e revisione.

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