@Hasimir, io lo vedo come uno strumento di sviluppo e vendita de giochi, e ad aiutarmi ci sono le revisioni, i devlog, la community (ossia il forum legato al singolo gioco), i commenti, le valutazioni, le raccolte, ecc.
Insomma, io lo tratto come uno strumento disciplinato per gestire un progetto. Esattamente il contrario di quella roba là.
E’ la stessa impressione che ha dato a me. Frugandolo un po’, quello che vedo è che di fatto svolge il ruolo che svolgono blog, forum e server Discord in altre comunità, però puoi attaccarci un prezzo sopra, quindi perché non provare a farci su qualcosa?
Un po’ e un po’. Ti direi che il grosso è gratis, poi c’è qualche zine/modulo a pagamento (di solito per pagare gli artisti).
Però la disciplina ce la devi mettere tu. Di fatto con gli stessi strumenti ci fai l’equivalente del blog dove ti scambi idee con gli amici - ma con la possibilità di metterci un prezzo.
Itch.io è, per definizione, un ammasso di cose a caso. E’ talmente gestito male come sito che per trovare cose interessanti (videogiochi o giochi tabletop o anche asset da acquistare) servono ore.
Purtroppo non è assolutamente gestito o curato dagli amministratori e ha una policy di “tutti dentro” senza alcun ritegno (non dico molto eh, ma due form da compilare…).
Ed è un peccato, eh, perché scavando si trovano un sacco di perle.
Mi sembra un giudizio un po’ tagliato con l’accetta. Probabilmente non è facilissimo da consultare (anche se basta prendere un po’ la mano), ma ha diverse funzionalità interessanti e, se usato correttamente, si rivela uno strumento fondamentale per chi si interessa di game design.
Quella policy lì per quanto mi riguarda è il minore dei problemi.
Eh, è un po’ il suo problema. Io ho un account che uso per comprare roba (tipo ci ho trovato Mouseritter), ma di fatto le cose interessanti mi arrivano sempre linkate da altre fonti. Mi dà l’idea di un sito a cui dovrei dedicare un paio di giorni per capire come orientarmici, ma per ora è più conveniente lasciar fare il lavoro sporco a terzi.
Sì, secondo me la differenza è in chi lo usa. Ossia, penso che stia noi seguire gente che pubblica giochi come ci piace, eticamente. Si creeranno anche reti di relazioni tali da scoprire game designer e progetti validi. Insomma: itch.io è uno strumento; sta a noi crearci attorno la comunità che vogliamo. Io lo sto facendo, eh.
Eh, il mio giudizio è sicuramente influenzato dal lato “sviluppatore”: pubblicare su itch.io è come lanciare un salame in un corridoio, a causa di tutta la “fuffa” che c’è attorno.
Sono perfettamente d’accordo con te. Però io sto trovando più comodo seguire questi autori su altre piattaforme e poi, se pubblicano su Itch, andare là a prendere la loro roba. Insomma, sto finendo per trattare Itch come una sorta di Google Drive e non come lo strumento che potrebbe essere per via di come la gente lo usa.