Nessun fascista è ammesso (cit.)

Ultimamente vedo in diversi giochi di ruolo un paragrafo, presente nelle prime pagine. Ora sto leggendo “HEART & LIGHTNING - Big Bad Storm Edition”, ad esempio, e l’ho trovato.

Tradotto online per fare in fretta, recita più o meno:

NESSUN FASCISTA È AMMESSO
Se sei un fascista, non ti è permesso giocare a questo gioco. È contro le regole. Se stai leggendo questo e pensi: “Tu dai del fascista a tutti quelli con cui non sei d’accordo”, allora probabilmente sei un fascista, o incapace di capire il contesto e riconoscere un clima politico pericoloso che mette costantemente a rischio le vite degli oppressi. Non faccia questo gioco. Vattene da qui. Guarisci te stesso. Cresci. Impara. Guarda qualche Power Rangers o qualcosa del genere.

Qui la versione inglese

NO FASCISTS ALLOWED
If you’re a fascist, you’re not allowed to play this game. It’s against the rules. If you’re reading this and thinking: “You just call everyone you disagree with a fascist.” then you’re probably a fascist, or incapable of understanding context and acknowledging a dangerous political climate that constantly puts lives of the oppressed at risk. Don’t play the game. Get out of here. Heal yourself. Grow. Learn. Watch some Power Rangers or something.

C’è una cosa che mi turba. Perché è scritto solo all’interno?
Perché non c’è un bel logo (magari concordato con tutti i vari autori che condividono l’idea) da mettere bene in evidenza, ad esmpio sul retro della copertina?
Perché quella frase non è riportata anche al termine della descizione del gioco?

Metterla solo all’interno, riduce il suo impatto, a mio parere, e mi lascia una brutto retrogusto in bocca: se qualcuno compra il gioco, la legge, e si riconosce nel personaggio descritto? Che fa? A parte imprecare con l’autore, e se proprio è in vena, tirare su un pippone per avere un reso dei soldi pagati?

Se ci tieni, e non è un messaggio messo lì tanto perché è di moda metterlo, allora mettilo bello chiaro nella pagina del gioco. Metti un bel riferimento in copertina. Schierati apertamente.

Oh, tanto per dire, nessun fascista è ammesso al mio tavolo. E io lo scrivo qui senza problemi.
E, immagino che parlarne qui serva relativamente a poco, sarebbe più utile girare queste domande agli autori. Ma c’è qualche autore anche qui, e magari sta pensando di mettere quella frase nel suo nuovo gioco.
E magari è stimolato da questo topic.

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Excusatio non petita…

Per me è un fascista chi ha scritto il gioco.

Ma aspetta… ha scritto che se lo penso sono io il fascista …specchio riflesso! 100 volte più di te!

Abbastanza imbarazzante.

Hai ragione andrebbe scritto sulla copertina e in fondo.
Così evito di dargli i miei soldi fascisti.

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Posso chiederti in quali altri giochi hai trovato il paragrafo, oltre al gioco citato?

Davos, credo che il messaggio debba suonare più come “Se credi che tutti abbiano la libertà di dire quel che vogliono (anche se ciò che dicono porta con sé odio, xenofobia, discriminazione, intolleranza nazionalista verso le minoranze ecc.) allora lascia perdere questo gioco. Se non capisci il perché lo stiamo ribadendo, allora lascia perdere questo gioco.”
Se ci mettiamo a disquisire sulla definizione, probabilmente stiamo mancando il cuore di quella frase.

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Devi chiederlo al autore… magari non è stato lui a curare l’edizione e chi l’ha curata ha tolto questo “proclama” dalla copertina.

Hai ragione.

Credo che lo metterò sulla copertina del mio prossimo gioco.

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Lorenzo, sto facendo un po’ di ricerca degli altri titoli (per Bille_Boo) anche se sono un po’ svogliato… :grimacing: Ma a ricordo sono tutti giochi autoprodotti, senza alcun editore di mezzo.

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Goblins in Shadow ha una frase simile, a pagina 2:

  1. This game is not for fascists. If you support fascist ideology in any way, shape, or form, I
    don’t want you to play this game. If you paid money for it, thank you for supporting
    marginalized voices in gaming - now delete the PDF. There are, unfortunately, plenty of other
    games written by actual fascists, racists, and queerphobes.
    a. To be clear, this game is also not for people who want to play stories about centrist
    “both sides are good” narratives. The antagonists of this game, the elves and their
    human allies, are The Bad Guys - there are no mechanics to help them or join them,
    and there never will be.

Ancora più “stronza”, dato che ringrazia dei soldi :joy:

Freelancers ha:

NO FASCISTS, NO LANDLORDS
If you are a fascist or landlord, you are not allowed to play this
game. It’s against the rules.
If you’re reading this and thinking, “You just call everyone you
disagree with a fascist,” then you’re probably a fascist, or incapable
of drawing inferences from context and acknowledging a dangerous
political climate that causes the oppressed to be hyperbolic. Don’t
play this game. Heal yourself. Grow. Learn. Think about the
consequences of your actions.
Thank you to Oliva Hill for originally crafting this policy.

Il grassetto è mio, magari con quello risalgo alla fonte.

Operation Swordbreak e Terminus, dello stesso autore:

Racists, sexists, fascists, homophobes, transphobes, or people who subscribe to any other sort of bigotry or injustice against minorities: you’re not welcome here, and we don’t want you playing any of our games.
#BlackLivesMatter #LGBTQIA+Rights #EleNão

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Per chi si sentisse in vena di un bel logo da piazzare in copertina, eccone uno fatto da me, in Creative-Commons-fatene-quel-che-volete, magari citatemi se siete in vena:

Anche piccolino è una meraviglia:

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Onestamente trovo questa moda nel pensiero allarmante. E dato che devo pure giustificarmi per avere diritto di parola: sono anti-fascista ed anti-nazista. Ma sono anche anti-comunista, anti-Che Guevara ed anti-stupidaggine.

Questa locanda è fuori dalle discussioni politiche. Non ricordo se stava scritto, ma vorrei proprio fosse così. Spero di non causare altre conversazioni.

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Dato che sono frasi presenti nei giochi di ruolo, direi che sono abbastanza in-topic con la Locanda (ma i moderatori valuteranno): per me ha un senso riportarle, affrontarne l’esistenza.

Se posso permettermi, Elil, qui non stiamo parlando di preferenze politiche. La frase sicuramente è molto forte, ma è precisa. Dovrebbe quasi essere scontata, nel ventunesimo secolo.
Ma tal volta, dare per scontate determinate cose non aiuta a smuovere le coscienze. Non permette di mostrare che, nel tuo piccolo, anche tu ti batti per eliminare le disuguaglianze, il razzismo, la condizione misera e svantaggiata della donna, la deumanizzazione e marginalizzazione delle minoranze ecc.

E’ uno dei grandi temi che stiamo affrontando (troppo poco e male) anche in Italia.

Per semplificare tantissimo, se qualuno pensa “la donna nasce per servire l’uomo”, “quell’uomo di colore è inferiore”, “un gay dovrebbe avere meno diritti”, quel qualcuno è Fascista. Se quel qualcuno ti dice:“ma io ho il diritto, io ho la libertà di pensare così, e tu sei Fascista se me lo neghi”… ecco, il punto è tutto lì. No, lui non ha nessun diritto, nessuna libertà di dire quelle parole. Sta andando contro tutti i valori fondanti sui quali stiamo costruendo le nostre società, e ovviamente sta andando contro la nostra Costituzione.

Al massimo, se vuole, può continuare a vivere meschinamente, e continuare a pensarlo, fra sé e sé, mentre il mondo va fortunatamente avanti lasciandolo come un fossile nella sua ignoranza. Non ci deve essere nemmeno un dubbio, su questo.
Giusto per ricordarlo, se quella persona meschina ha il gran colpo di genio di cercare altri come lui, riunirsi, sperare di fare il bullo con i suoi tristi compari, e magari far la voce grossa nella speranza di guadagnare potere, soldi, voti, quel che è… C’è la Legge Mancino, per lui. E ancora non è abbastanza.

Questa non è politica. Questa è la vittoria dell’umanità.

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@_Elil_50 certamente, la politica è giusto che stia fuori dalla locanda. Ma il totalitarismo non andrebbe considerato politica. Anzi, è la sua negazione. L’ultima parola ai moderatori, ma non mi sembra si stia andando fuori strada qui.
Penso inoltre che “fascist” abbia, in lingua anglosassone, un significato più generico, riconducendosi a qualunque forma di dittatura e non riferendosi al fascismo/nazismo proprio della nostra Storia nazionale (se qualcuno più esperto crede che abbia detto una supercazzola si faccia avanti, non sono un esperto di lingue). In caso contrario non ci vedrei comunque niente di male.
Detto questo trovo molto interessante vedere che spesso il mondo del gdr si distanzia
dal semplice media ludico (divertimento e basta) per prendere posizioni più forti, sociali e politiche. E’ interessante e sono curioso di vedere in che modo verrà trattato dai singoli autori e dalle comunità ludiche e del settore. Ovvero: questi messaggi vengono veicolati tanto per, sull’onda dei grandi movimenti contemporanei, oppure in funzione del gioco? Sono un fronzolo o una componente fondamentale (come i paragrafi che parlano della sicurezza al tavolo, per esempio)? Come si relazionano al prodotto e all’esperienza che questo vuole veicolare? Ormai molti gdr sono improntati su tematiche molto complesse, dopotutto.

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Per semplificare tantissimo, se qualuno pensa “la donna nasce per servire l’uomo”, “quell’uomo di colore è inferiore”, “un gay dovrebbe avere meno diritti”, quel qualcuno è Fascista.

No, a livello terminologico. Ma non è questo su cui mi sto dibattendo.

Se qualcuno scrive “no al fascismo” con l’immagine del pugno comunista, io lo trovo di pessimo gusto ed allarmante se scritto seriamente.
se qualcuno scrive “no al fascismo” significa che ha a cuore i diritti della gente e si premura di fare discriminazione sulla gente (niente in contrario), ma il suo livello di informazione finisce lì. Il suo “no al fascismo” diventa “si al comunismo”, “si ai campi di concentramento cinesi dove tutt’oggi vengono castrati gli uiguri per motivi religiosi”, “si ai campi di ‘rieducazione’ degli omosessuali ideati da Che Guevara”. Dice “si alle foibe”, continua a dire “si ai femminicidi” ed ancora “si al razzismo” “si alle dittature”.

Il suo livello di informazione si ferma a fascisti=cattivoni. Dato che il suo prodotto è pubblico, se vuole evitare delle figure zerbine, è bene che non finisca a fare l’eroe, almeno dal suo punto di vista.

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Beh dai.

Questa è politica. Anche abbastanza ideologica e di parte.

Non lo è se ti limiti a scrivere “amore per tutti, essere cattivi è cattivo perché bisogna essere giusti e buoni”.

Se citi la Legge Mancino è un pelo più specifico e discutibile nel merito.
In ogni caso è un chiaro aggancio politico.
Non credo la Locanda sia la sede giusta.

Sono cose delicate, non è railroad o sessione 0.
Lasciamole stare dai, magari in video di persona se ne può parlare o ancora meglio di persona, per dare alle persone la possibilità di chiarire, spiegare distinguere e raggiungere soluzioni migliori a problemi seri.

Così sono sparate ideologiche che danno l’impressione di odiare a prescindere qualcuno per posizioni politiche magari anche moderate.

Sarebbe stato più bello se gli stessi principi fossero stati espressi in positivo, senza odio e tagli ideali di persone, con argomenti di convinzione e presentazione entusiasti.

Va beh. Non credo dovremo continuare

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Ecco, questo lo trovo interessante anch’io, e sulle scritte in oggetto avrei anche una certa opinione personale, almeno “a pelle”. Ma mi sono astenuto dall’esprimerla perché mi sembrava che il tema del topic si limitasse prettamente all’opportunità di mettere tali warning in copertina piuttosto che all’interno. Credo che lascerò tempo ad @AndreaParducci (ed eventualmente ai moderatori) di specificare se si vuole estendere il topic anche ad altro, e a che cosa. :slight_smile:

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@_Elil_50 il “pugno comunista” però ha una sua genesi e simbologia totalmente indipendente dalle dittature comuniste, mi è parso di capire. Da Wikipedia: Pugno chiuso - Wikipedia
Non sono uno storico e ricordo poco dalle superiori, ma secondo me l’associazione pugno chiusto>dittature comuniste è un po’ grossolana. Capisco il fatto che certi simboli possano finire poi con il diventare negativi, ma è importante il contesto di utilizzo.

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Sarebbe interessante @Bille_Boo !

il “pugno comunista” però ha una sua genesi e simbologia totalmente indipendente dalle dittature comuniste, mi è parso di capire.

Il simbolo nazista è ovunque in India, proprio perché è stato ripreso dalla mitologia, dove simboleggiava il sole. Non cerchiamo specchi su cui arrampicarci. Ora ha un significato nel nostro contesto storico.

E’ esattamente ciò che intendo @_Elil_50. Per questo dico che sarebbe interessante capire con quale accezione venga usato dagli autori nell’ambito del gdr (gli esempi di @AndreaParducci , per esempio).

Elil, solo per precisare:

  • Non dice “No al fascismo” (che già sarebbe sacrosanto). Dice: qui i fascisti non sono ammessi. Io, autore, non voglio che i fascisti giochino il mio gioco. E’ diverso come messaggio.
  • Inoltre, il “pugno comunista” non è da intendersi in quel modo. Soprattutto in questi anni è un simbolo usato dai movimenti per i diritti civili: non per pubblicizzare qualche supremazia bianca o nera, non di destra o di sinistra, solo per chiedere eguaglianza, rispetto dei diritti. Ti pare una cosa da poco? E’ sicuramente il primo simbolo che viene alla mente a tutti quelli che lottano anche solo per sopravvivere.
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